RESVERATROLO un asso nella manica contro il passar del tempo.

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Negli ultimi tempi si parla spesso di Resveratrolo, uno degli antiossidanti per eccellenza e considerato, in seguito ad una serie di studi e ricerche, una vera e propria fonte di salute e giovinezza.

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Tempo di Lettura : 5 minuti

Resveratrolo: Che cosa è e dove si trova?

Il resveratrolo fa parte di un gruppo di composti chiamati polifenoli. Si pensa che agiscano come antiossidanti, proteggendo il corpo dai danni che possono metterti a maggior rischio di cose come il cancro e le malattie cardiache. È nella buccia dell’uva rossa e quindi nel vino, ma puoi trovarla anche in determinate bacche e semi oleosi come gli arachidi, mirtilli, lamponie in alcune piante.

Questo polifenolo naturale è stato rilevato in oltre 70 specie di piante e si trova anche in quantità discrete nei vini rossi e in vari alimenti umani. Alte concentrazioni sono presenti nell’uva, probabilmente a causa della risposta di Vitis viniferaall’infezione fungina. Nelle piante, il resveratrolo agisce come una fitoalessina che viene sintetizzata in risposta a lesioni meccaniche, irradiazione UV, agisce contro i patogeni, compresi batteri e funghi fungini. Come ingrediente alimentare naturale, numerosi studi hanno dimostrato che il resveratrolo possiede un potenziale antiossidante molto elevato.

Il resveratrolo mostra anche attività antitumorale ed è considerato un potenziale candidato per la prevenzione e il trattamento di diversi tipi di cancro. In effetti, le proprietà antitumorali del resveratrolo sono state confermate da molti studi in vitro e in vivo, che dimostrano che il resveratrolo è in grado di inibire tutte le fasi della carcinogenesi (ad es. Inizio, promozione e progressione).

Ancora di più, sono stati segnalate una vasta gamma di proprietà biologiche, come antiossidante, anti-infiammatori, anticarcinogeni, cardioprotettivi, vasorilassanti, fitoestrogenici e neuroprotettivi.

Proprio per queste caratteristiche il resveratrolo potrebbe aiutarti a proteggerti da:

  • Antiossidante: il resveratrolo possiede molte proprietà biologiche, ma la proprietà del resveratrolo meglio descritta è la sua capacità di agire come un potente antiossidante, offrendo la protezione delle cellule dai danni causati dai radicali liberi e grazie a questa sua proprietà potrebbe aiutare a combattere contro l’invecchiamento della pelle.
  • Malattie cardiache:si ritiene che contribuiscano a ridurre l’infiammazione, previene i danni alle arterie causati da alti livelli di colesterolo LDL (il colesterolo “cattivo”)e rendere più difficile la formazione di coaguli che possono causare un infarto, migliorare la funzione dello strato di cellule che rivestono i vasi sanguigni
  • Cancro: potrebbe limitare la diffusione delle cellule tumorali e iniziare a ucciderle. Le proprietà antitumorali del resveratrolo sono state confermate da numerosi studi in vitroe in vivo, che dimostrano che il resveratrolo è in grado di inibire tutte le fasi della carcinogenesi (ad es. inizio, promozione e progressione)
  • Alzheimer: Il resveratrolo ha diversi ruoli neuroprotettivi in vari disturbi neurodegenerativi, come l’Alzheimer, le malattie di Huntington e Parkinson, la sclerosi laterale amiotrofica e i disturbi neurodegenerativi indotti dall’alcool. Può proteggere le cellule nervose dai danni e combattere l’accumulo di placca che può portare alla malattia
  • Diabete: il resveratrolo aiuta a prevenire l’insulino-resistenza, una condizione in cui il corpo diventa meno sensibile all’insulina che riduce la glicemia. La condizione può portare al diabete

I ricercatori ritengono che il resveratrolo attivi il gene SIRT1. Si ritiene che quel gene protegga il corpo dagli effetti dell’obesità e delle malattie dell’invecchiamento.

  • Attività antimicrobica.Il resveratrolo, oltre alle attività biologiche sopra descritte, è stato studiato per la sua capacità di inibire la crescita di alcuni microrganismi patogeni, come batteri e funghi Gram-positivi e Gram-negativi [100]. In effetti, il resveratrolo ha dimostrato di inibire efficacemente la crescita di Candida albicans.

Oltre agli effetti cardioprotettivi, antiossidanti, antitumorali, neuroprotettivi, antinfiammatori, anti-dislipidemia e antidiabetici del resveratrolo, è in grado di stimolare una serie di processi coinvolti nella regolazione del ciclo cellulare e nella riparazione del DNA, mostra anche effetti antiproliferativi e ipoglicemizzanti sulle cellule teca-interstiziali dell’ovaio.

Renaude De Lorgeril(1992) sono stati i primi a mettere in relazione i polifenoli del vino come il resveratrolo, con i potenziali benefici per la salute attribuiti al consumo regolare e moderato di vino (il cosiddetto “paradosso francese”). Per poter usufruire realmente dei benefici del resveratrolo non è sufficiente il classico bicchiere di vino che i medici consigliano di consumare ai pasti in quanto il problema è che per poterne trarre un reale giovamento, la quantità di vino bevuto dovrebbe essere molto più alta del normale. La quantità di resveratrolo deve infatti essere intorno ai 50 mg giornaliera e per ottenere codesto risultato dovremmo bere al giorno più di due litri di vino rosso, con conseguenze molto gravi, specialmente per quanto riguarda il fegato. Per rimediare a questo ostacolo è sufficiente assumere il resveratrolo sotto forma di integratore alimentare in modo tale da usufruire le sue caratteristiche positive, senza però i spiacevoli lati negativi.

Una soluzione ottimale diviene pertanto quella di mangiare l’uva così come è o in forma di succo.

Non dimentichiamoci però che il resveratrolo è presente anche in tanti altri alimenti come i frutti di bosco (mirtilli, more eccetera), frutta secca come arachidi, pistacchi e così via.

Se assunto per via orale, il resveratrolo è ben assorbito dall’uomo, ma la sua biodisponibilità è relativamente bassa perché viene rapidamente metabolizzato ed eliminato.

Resveratrolo: eventuali controindicazioni?

RESVERATROLO un asso nella manica - AR Nutrisano Alessandra Romagnoli nutrizionista roma

Ad oggi, essendo stati condotti ancora non troppi studi relativi ad eccessiva assunzione di resveratrolo, non risulta semplice elencare gli eventuali effetti collaterali e/o controindicazioni derivanti, soprattutto sul lungo periodo, da un uso massiccio di questo antiossidante.

Le ricerche, condotte fino ad ora, non hanno comunque rilevato alcun effetto collaterale grave, anche in caso di assunzioni di dosi importanti. Tuttavia sembra che il resveratrolo interferisca con farmaci fluidificanti come il warfarin e con farmaci anti-infiammatori non steroidei come l’aspirina e ibuprofene, aumentando il rischio di sanguinamento.

Comunque è bene sottolineare come un comune integratore a base di resveratrolo in commercio, abbia dei dosaggi che sono in genere di molto inferiori a quelli che si sono dimostrati utili in fase di esperimento, a generare una qualsivoglia controindicazione.

Gli integratori di resveratrolo si ottengono a partire da estratti della pianta giapponese Fallopia japonica, dal fungo del lievito di birra (Saccharomyces cerevisiae) o dalla buccia dell’uva.

Resveratrolo nel Vino

Come già detto, il resveratrolo, si trova in particolare nella buccia dell’uvae nel vino, in misura maggiore in quello rosso.

Oltre al colore, il contenuto in resveratrolo del vino dipende moltissimo anche dalle tecniche di coltura e lavorazione dell’uva. Questa sostanza, prodotta dalla pianta per le sue preziose attività antifungine, è ovviamente più abbondante nell’uva non trattata con fungicidi e pesticidi. Inoltre il contenuto in resveratrolo del vino è tanto superiore quanto più a lungo viene fatto fermentare insieme alle bucce.

Ci sono altri fattori che influenzano il contenuto di resveratrolo nel vino, quali:

Colore: nella produzione del vino bianco la fermentazione avviene senza il contatto del mosto con le bucce(fermentazione in bianco). Dal momento che il resveratrolo è presente nella buccia dell’uva e non nella polpa, è logico aspettarsi che il contenuto della sostanza sia inferiore rispetto ai vini rossi, generalmente prodotti con fermentazione sulle bucce.

Origine geografica: mentre la latitudine non sembra influenzare significativamente la concentrazione della sostanza, al contrario i vini prodotti ad elevate altitudini sembrano avere un contenuto in resveratrolo maggiore (questa sostanza protegge la pianta dai raggi UV).

Annata: condizioni climatiche che favoriscono un leggero attacco fungino aumentano la sintesi di resveratrolo nella pianta (questa sostanza ha azione antifunginea).

Concimazione: la concentrazione di resveratrolo nell’uva aumenta al diminuire della concimazione azotata.

RESVERATROLO: un asso nella manica contro il passar del tempo – Foto di Posawee Suwannaphati da Pexels

Dr.ssa Alessandra Romagnoli – Nutrizionista Roma

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