Scopri i legami tra endometriosi e dieta
In Italia sono almeno 3 milioni le donne con una diagnosi conclamata di endometriosi, il picco delle diagnosi si verifica tra i 25 e i 35 anni di età, ma la patologia può manifestarsi anche in fasce d’età molto più basse.
Esistono ovviamente trattamenti medici molto efficaci, come ad esempio l’assunzione di preparati a base di estroprogestinico o di progestinico, ma un validissimo aiuto può essere ottenuto grazie ad un’alimentazione specifica, studiata su misura con un biologo nutrizionista.
Cambiare le proprie abitudini alimentari può essere quindi di notevole aiuto per ridurre la sintomatologia correlata all’endometriosi, quale il dolore e l’infiammazione.
Una dieta antinfiammatoria va intesa come un insieme di regole guida su cui basare la propria consapevolezza alimentare
È noto che un maggiore consumo di fibre nella dieta aiuta la digestione, il buon funzionamento dell’intestino e la riduzione degli estrogeni circolanti nel sangue con un minore impatto sui tessuti estrogeno dipendenti.
In generale si consiglia quindi di aumentare la percentuale di fibre sino al 20% – 30% nei pasti.
Continuando la lettura di questa guida scoprirai di più sull’endometriosi (cos’è, che problemi causa, sintomi più comuni) e sul funzionamento di una dieta per l’endometriosi (quando ricorrere a una dieta, come funziona, quali alimenti si introducono).
Al termine di questa lettura sarai più consapevole su questa patologia in generale e sui vantaggi che una dieta specifica per l’endometriosi può apportare a chi ne soffre.
Cos’è l’endometriosi e quale organo colpisce
L’endometriosi è una patologia cronica, che può colpire le donne tra la prima mestruazione e la menopausa, caratterizzata dalla presenza di endometrio, mucosa che normalmente riveste esclusivamente la cavità uterina, all’esterno dell’utero, andandosi a collocare principalmente a livello delle ovaie, delle tube di Falloppio, del peritoneo, della vagina, o in sede intestinale. Sebbene raro, può capitare che l’endometrio cresca anche su altre parti del corpo.
Che problemi causa l’endometriosi, sintomatologia e rischi
In genere, il tessuto che riveste l’utero si sfalda e lascia il corpo durante le mestruazioni. Con l’endometriosi, il tessuto al di fuori dell’utero risponde anch’esso ai cambiamenti dei livelli di estrogeni, tuttavia non è in grado di lasciare il corpo. La conseguenza è che questo tessuto esterno all’utero può causare sintomi dolorosi, infiammazione, infertilità, tessuto cicatriziale e problemi intestinali.
I sintomi più comuni dell’endometriosi
I sintomi dell’endometriosi possono essere numerosi, ma allo stesso tempo abbastanza generici ed è in parte proprio questo che rende la diagnosi più complessa. Fra i sintomi più comuni ci sono:
- dolore pelvico
- dismenorrea
- dispareunia (dolore durante i rapporti sessuali)
- mestruazioni abbondanti
- diarrea
- costipazione
- difficoltà a rimanere incinta
- perdite di sangue
Quando ricorrere a una dieta per l’endometriosi
Non esiste una cura vera e proprio per l’endometriosi. La cura dovrebbe includere sia un piano di gestione del dolore che uno stile di vita sano con una buona alimentazione ed esercizio fisico. I sintomi dell’endometriosi, come il dolore e l’infiammazione, possono essere ridotti mantenendo un’alimentazione ricca di cibi antinfiammatori e disintossicanti.
Quando si parla di dieta per l’endometriosi significa scegliere un regime alimentare che contribuirà in maniera determinante alla riduzione dei dolori e dell’infiammazione.
Alcuni studi hanno evidenziato la relazione diretta tra dieta ed endometriosi perché alcuni alimenti, rinforzando il sistema immunitario, aiutano a contrastare la patologia. In presenza di questa patologia, l’alimentazione può aiutare ad abbassare i livelli di infiammazione e degli estrogeni che circolano.
Per questi motivi è importante rivolgerti a un Nutrizionista che potrà aiutarti con una dieta personalizzata, pianificata tramite un comodo menù settimanale.
Come funziona la dieta per l’endometriosi
In presenza di questa patologia, l’alimentazione può aiutare ad abbassare i livelli di infiammazione e degli estrogeni circolanti.
L’obiettivo del piano dietetico è quello di migliorare la risposta insulinica e la sintomatologia globale dell’endometriosi, attraverso la combinazione di cibi antinfiammatori, disintossicanti e liberi di ormoni, noti per essere la benzina che fa avanzare la patologia.
Indicazioni alimentari per l’endometriosi
Di seguito le principali indicazioni alimentari da seguire in caso di endometriosi:
- Eliminare/ridurre al minimo zuccheri, prodotti raffinati, grassi saturi (es. merendine, biscotti industriali, bibite zuccherate, ecc.) cibi fritti, salumi e alcolici;
- Ridurre il consumo di latticini, prodotti a base di farina bianca e carni rosse;
- Prediligere il consumo di alimenti di origine vegetale ricchi di fibre come cereali integrali, legumi, verdura, frutta fresca (in particolare mele, pere e prugne). Le fibre, infatti, aiutano le funzioni digestive e intestinali e contribuiscono ad abbassare il livello ematico degli estrogeni, aiutando, quindi, a tenere a riposo gli organi e i tessuti estrogeno-dipendenti, tra i quali figura appunto l’endometrio;
- Prediligere il consumo di alimenti ricchi di sostanze antiossidanti come frutta di stagione, frutta secca, verdura, legumi (ceci, lenticchie, fagioli, piselli) e cereali integrali (farro, orzo, amaranto, miglio, grano saraceno, riso integrale) perché diminuiscono l’infiammazione addominale, aiutano la digestione e il buon funzionamento dell’intestino e riducono gli estrogeni circolanti nel sangue;
- Inserire nella dieta alimenti naturalmente ricchi di acidi grassi Omega 3 presenti in particolar modo nel pescato, dal pesce azzurro di piccola taglia (sgombro, sarde, ecc.) al salmone, al tonno fresco, nonché in olio d’oliva, frutta secca, semi (chia, girasole, zucca o lino) e avocado. Gli Omega 3, infatti, contribuiscono ad aumentare la produzione di prostaglandina PGE1, molecola in grado di ridurre i processi infiammatori;
- Utilizzare spezie come cannella, curcuma e zenzero;
- Assumere alimenti ricchi di calcio, magnesio e vitamina D.
Cibi SÌ e cibi NO per l’endometriosi
Più Fibre
Aumentare il consumo percentuale di fibre sino al 20% – 30% nei pasti, con i seguenti alimenti:
- Verdure, contengono moltissime fibre e puliscono l’organismo, sono antiossidanti;
- Cereali integrali, meglio se con poco glutine, abbassano il picco glicemico e contengono molte fibre;
- Legumi, contengono proteine e carboidrati e non contengono glutine;
- Frutta, è piena di vitamine e fibre;
- Semi Oleosi, per il loro alto contenuto di Omega 3 e ferro.
Più Omega 3
Un aumentato consumo di acidi grassi omega 3 promuove la produzione della prostaglandina PGE1 che riduce il livello di infiammazione addominale determinato dalla endometriosi. Si consiglia un incremento di consumo nella dieta di:
- Pesce azzurro;
- Salmone e tonno;
- Olio di Oliva;
- Frutta secca, noci, noci pecan, mandorle, anacardi, ecc.;
- Avocado;
- Semi, chia, girasole, zucca e di lino.
Da ridurre
- Carne, la carne rossa è da ridurre al minimo, bisogna dare la preferenza alla carne bianca di origine e allevamento controllato;
- Latticini, come burro, panna, yogurt, crescenza, kefir, stracchino, mozzarella, fiocchi di latte e formaggi freschi sono concessi ma è bene ridurli al minimo per la presenza di caseina e lattosio;
- Glutine, sebbene non sia da eliminare completamente, è bene assumerlo quando presente ma solamente da farine integrali e grezze.
Da evitare
- Alimenti industriali;
- Alcohol;
- Caffeina;
- Prodotti caseari da allevamenti non controllati;
- Prodotti contenenti soia;
- Farine bianche e prodotti da forno raffinati;
- Grassi saturi;
- Zucchero bianco;
- Dolci altamente zuccherini;
- Avena e segale per il loro alto contenuto di estrogeni.
E’ importante sottolineare che i massimi benefici da una dieta per l’endometriosi si possono ottenere solamente tramite un programma nutrizionale personalizzato, elaborato con la consulenza di un biologo nutrizionista esperto.
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Alimentazione e dieta per l’endometriosi, tutto quello che devi sapere
Infografiche e materiali scaricabili:
Endometriosi e alimentazione (formato: PDF – dimensioni: 83Kb)
Fonti e riferimenti:
Minstero della Salute – Endometriosi
Dr.ssa Alessandra Romagnoli – Nutrizionista Roma